Dal 22 al 24 febbraio, AM Solutions - Manufacturing service partner ha partecipato alla fiera A&T - Automation & Testing di Torino. È stata un'occasione interessante per incontrare diversi attori del mercato dell'additivo e vedere come sta cambiando il modo di fare produzione oggi.
Durante la fiera, il nostro Sales Manager, l‘Ing. Da Prato, ha tenuto un workshop sul confronto tra sabbiatura a umido e a secco su componenti AM. Questi processi – che prevedono l'uso di diversi mezzi e tempi di trattamento - sono ampiamente utilizzati in questo settore in quanto la superficie dei componenti stampati in 3D presenta solitamente elevati livelli di rugosità , condizione che deve essere in qualche modo migliorata. La sabbiatura a secco è una tecnica ampiamente utilizzata per la pulizia e la finitura in diverse applicazioni, mentre la sabbiatura a umido è utilizzata in nicchie di mercato specifiche come l'aerospaziale ed è meno conosciuta dalle aziende industriali in generale, sebbene sia molto efficiente su parti stampate in 3D. Con questa tecnica vengono proiettati sul pezzo i media abrasivi combinati con l'acqua, che consente l’espansione dell’area di impatto sulla superficie.
Durante la fiera abbiamo presentato diversi componenti AlSi10Mg e AISI 316L trattati con diverse combinazioni di metodi di sabbiatura. La sabbiatura a secco è stata condotta con un primo passaggio di corindone seguito da uno di perle di vetro. Per quanto riguarda la sabbiatura a umido, la prova è stata eseguita con perle di ceramica e corindone. L'analisi e la ricostruzione delle superfici sono state condotte per capire come le condizioni superficiali dei componenti AM sono cambiate grazie ai diversi processi di sabbiatura.